Rezumat articol ediţie STUDIA UNIVERSITATIS BABEŞ-BOLYAI

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    STUDIA HISTORIA ARTIUM - Ediţia nr.1 din 2016  
         
  Articol:   GRAFICA ŞI PROPAGANDA ÎN PRIMII ANI DE DUPĂ INSTAURAREA REGIMULUI COMUNIST ÎN ROMÂNIA: EXEMPLE DIN COLECŢIA MUZEULUI NAŢIONAL DE ARTĂ DIN CLUJ-NAPOCA II*.

Autori:  GHEORGHE MÂNDRESCU.
 
       
         
  Rezumat:  Grafica e propaganda nei primi anni dopo l’istaurazione del regime comunista in Romania: esempi dalla collezione del Museo Nazionale d’Arte di Cluj-Napoca II. Dopo l’istaurazione a forza della dittatura comunista, il modello sovietico ha trasferito in Romania gli esempi esercitati dalla propaganda tramite l’arte, dopo la cosiddetta rivoluzione russa. Lenin consapevole dall’efficacità della diffusione del messaggio visivo programmato fino nei più lontani angoli dell’impero sovietico, ha trovato subito opportunisti romeni quali si sono messi al servizio delle sue idee, iniziando con le prime due mostre organizzati a Bucarest nel 1949: 1) La gravura e il disegno sovietico, 2) Lenin nella pittura russa. Eduard Mezincescu, M.T. Vlad, Titina Călugăru e Gheorghe Șaru, Grafica sovietică, Cartea Rusă, București 1950, si sono dimostrati capaci di assimilare subito il linguaggio propagandistico quale gli ha spinto nel primo piano dei potenti del tempo. Simile a loro artisti esecutori hanno messo in atto quelle odiose contraffazioni della propaganda, senza interessarli la verità. Le tracce delle opere di questi esecutori hanno longevità ed è bene di essere conosciute nella società contemporanea. La gestazione degli inizi e poi l’evoluzione della macchina opportunistica sono necessari per curare la condizione contemporanea. Abbiamo considerato necessario di insistere per far conoscere le ultime informazioni sulla figura criminale di Lenin pensando alle generazioni mentite, quali hanno portato con loro nella tomba l’immagine costruita dalla manipolazione ufficiale su quello che era il simbolo di Vladimir Ilici. Abbiamo intanto un dovere santo anche rispetto ai milioni di contadini sottomessi alla menzogna e torturati nell’epoca della collettivizzazione (1949-1962).

Parole chiave: La gravura e il disegno sovietico, Lenin e la pittura russa, gli opportunisti, il linguaggio propagandistico, la longevità, la collettivizzazione (1949-1962)
 
         
     
         
         
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